LANCIA BETA MONTECARLO SPIDER

VENDUTA

SPECIFICHE

ANNO : 06/11/1975
CHILOMETRI : 75.000
POTENZA : 120 Cv
CILINDRATA : 1995 cm3
ALIMENTAZIONE : BENZINA/PETROIL
CAMBIO : Manuale 
CILINDRI : 4
ESTERNO/INTERNO :  Rosso, interno in Pelle Testa di Moro

CARATTERISTICHE

  • Auto Italiana
  • Targhe originali 
  • 3 proprietari 
  • Iscritta registro ASI

Montecarlo: agli appassionati dell’automobile questo nome evoca soprattutto il ricordo di epici duelli tra gli assi del volante. Ma è anche il Il prototipo Fiat denominato X1/8 nome che la Lancia scelse per la nuova sportiva della serie Beta, proprio per sottolineare i successi ottenuti dalle sue vetture lungo le strette ed irte strade del rally più famoso del mondo.

E pensare che a far nascere quest’affascinante vettura con lo scudetto della Lancia non furono sofisticate analisi di mercato, ma l’azione combinata delle mani e dei piedi di Gianni Agnelli, Sergio Pininfarina e dell’allora direttore del Centro Stile Pininfarina, Renzo Carli. Costoro, in un sabato d’inizio 1975, presero una calandra Lancia e con l’intuizione del momento la adattarono, sovrapponendola, a quella della nuova Fiat X1/20. Il risultato piacque e fu così che il copué di Torino, ormai definitivo e pronto per la produzione, cambiò il marchio del Lingotto con quello di Chivasso. Con ciò non soltanto si evitava una sia pur relativa sovrapposizione con la Fiat X1/9 di Bertone (diversa cilindrata ma uguale schema meccanico), ma si completava la gamma Lancia nella classe due litri, con un modello di decisa sportività che affiancava la Beta coupé 1800. La vicenda di questa Fiat, che divenne Lancia all’ultimo momento, era iniziata nel 1969 sotto la sigla X1/8, quando la Pininfarina avviò lo studio di un’auto sportiva con la meccanica tutto avanti della Fiat 128. Battezzata con il nome provvisorio “Sport-giovane”, doveva essere un’auto divertente da guidare, innovativa nel design e poco costosa, adatta anche alla clientela giovanile e in generale a chi amava la sportività con pochi compromessi.