FERRARI 348 TB SQUADRA CORSE CEA

€ / Collezione Autoluce

SPECIFICHE

ANNO : 06/06/1990
CHILOMETRI : 70.000
POTENZA : 300 Cv
CILINDRATA : 3400 cm3
ALIMENTAZIONE : BENZINA/PETROIL
CAMBIO : Manuale 
CILINDRI : 8
ESTERNO/INTERNO : Rosso Corsa Interno Nero Moquette Nera

CARATTERISTICHE

  • Targa Oro Asi
  • Ottime condizione
  • Targhe Originali Bologna
  • Service book e tool kit
  • Pneumatici nuovi

La nostra Ferrari 348 TB è la vettura utilizzata dai “Leoni” della Cea  durante le partenze dei Gp di Formula 1 di Imola e di Monza.

La  Ferrari 348 della flotta CEA, unica al mondo attrezzata antincendio, con un serbatoio in lamiera di acciaio da 60 litri, in cui sono alloggiati 40 kg di estinguente per poter intervenire e spegnere con la massima tempestività e competenza. 

CEA Squadra Corse venne fondata da Ermete Amadesi nel 1970, tre anni dopo la fondazione di CEA Estintori, azienda produttrice di strumenti antincendio: a seguito del ritiro dei Vigili del Fuoco dal servizio in autodromi, stadi e cinema, i gestori dell’Autodromo di Imola Luciano Conti e Paolo Moruzzi si rivolsero a Ermete Amadesi. Questi fece modificare alcune Maserati Quattroporte: si trasformarono le auto in pickup rimuovendo loro il tetto, e vi si installarono cannoncini che sparavano schiuma

L’attività, nata inizialmente come passione e via via consolidatasi nel tempo con tutti i criteri aziendali, si avvale di oltre 300 specialisti e 50 mezzi per garantire la sicurezza durante le competizioni.

In occasione della prima edizione del Gran Premio d’India di Formula 1, nel 2011, alcuni rappresentanti della Squadra Corse hanno visionato e supportato l’organizzazione in merito ai servizi antincendio e hanno pubblicato una relazione su interventi futuri e possibili migliorie

I membri della Squadra Corse ottennero l’appellativo di “Leoni” dopo il Gran Premio d’Italia di Formula 1 del 1978, a Monza, in occasione dell’incidente in seguito al quale perse la vita Ronnie Peterson: una carambola in partenza, prima dell’ingresso della prima variante, che coinvolse 10 vetture, la metà delle quali vennero avvolte dalle fiamme. L’intervento dei volontari consentì di limitare le conseguenze dirette dell’incidente, che avrebbero potuto essere ben più gravi (Peterson morì il giorno dopo, in ospedale, per cause mai chiaramente determinate).