€ 120.000
ANNO : 10/01/1986
CHILOMETRI : 48.000
POTENZA : 270 Cv
CILINDRATA : 3186 Cm3
ALIMENTAZIONE : BENZINA/PETROIL
CAMBIO : Manuale
CILINDRI : 8
ESTERNO : Rosso Corsa
INTERNO : Pelle Nera – Moquette Nera
Spigoli e linee rette, smussature e curve non erano mai andate così tanto d’accordo, prima che Pininfarina svelasse al mondo la 308 GTB, modello la cui influenza si allunga, solo per citarne una, fino alla splendida GTO del 1984. La 308 GTB viene presentata nel 1975 e sulla sua base nasce nel 1977 la GTS, la spider. Come (quasi) sempre in Ferrari, i numeri trovano stretta corrispondenza nella scheda tecnica. Il “30” iniziale sta per la cilindrata, di 3,0 litri appunto. L’ “8” rappresenta invece il numero di cilindri, disposti a V con un angolo fra le bancate di 90°. La potenza? 250 CV, ridotti a 210 nel 1981 con le 308 GTB/GTS i, per esigenze di contenimento delle emissioni inquinanti. La potenza sale nuovamente, a 240 CV, nel 1982, grazie all’introduzione del motore quattrovalvole. Sorella minore della 308 è la 208, dove “20” sta per la cilindrata pari a 2,0 litri, con gli 8 cilindri a 90° sempre protagonisti. Una cilindrata, questa, studiata appositamente per il mercato italiano, in cui la tassazione per le auto superiori ai 2.000 cc è particolarmente salata. La potenza? 155 CV, come quella di una moderna compatta a gasolio, nemmeno delle più potenti. E il peso non è nemmeno “piuma”: 1.365 kg. Il motore in posizione posteriore centrale e il differenziale autobloccante, però, dispensano tutto il piacere di guida che ci si aspetta da una Ferrari, grazie anche a pneumatici che oggi fanno quasi sorridere: 205/70 VR 14. Le dimensioni crescono a 225/55 VR 15 con la versione Turbo da 220 CV e 242 km/h di velocità massima (che dal 1986 si chiama semplicemente GTB/GTS Turbo, con potenza incrementata a 254 CV). Come la 208, anche la 308 ha una sua erede, più potente: la 328 GTB/GTS
La Ferrari ha lanciato la nuova 328 con paraurti anteriore e posteriore in tinta carrozzeria che aderivano alle linee guida statunitensi e, per la prima volta, il design è rimasto armonico con la linea.
Aumentando sia l’alesaggio che la corsa, la capacità del motore quattrovalvole fu aumentata a 3.186 cc che, insieme a un rapporto di compressione più elevato, i pistoni rivisti e un sistema di gestione del motore Marelli migliorato, portarono la potenza massima a 270 CV.
Sotto la pelle, il telaio in acciaio tubolare è rimasto molto simile a prima, con sospensioni indipendenti a tutto tondo con doppi bracci trasversali, freni a disco servoassistiti a quattro ruote e cerchi in lega di alluminio, sebbene questi ultimi fossero aumentati di dimensioni. Anche l’interno era stato ridisegnato ed ora presentava strumenti, quadri e riscaldamento migliorati. La produzione terminò nel 1989 e da allora circa 7.412 varianti GTS e GTB uscirono da Maranello