ALFA ROMEO 75 GRUPPO N€VENDUTA
- ANNO : 1990
- CHILOMETRI : 9.900
- POTENZA : 165 Cv
- CILINDRATA : 1.800 cm3
- ALIMENTAZIONE : BENZINA/PETROIL
- CAMBIO : Manuale
- CILINDRI : 4
- ESTERNO/INTERNO : Nero
- Fiche omologazione Gr. A/B
Nel 1988 l’Alfa 75 ricevette il tipico restyling di metà carriera mirato a migliorarne l’aspetto per accogliere i nuovi motori. La sezione anteriore venne leggermente modificata soprattutto nella calandra, dove la copertura a listelli fu sostituita da una trama a nido d’ape e la mascherina venne colorata in tinta con la carrozzeria. Al retrotreno cambiò il colore degli indicatori di direzione e della barra di collegamento dei fanali di coda, che passarono dall’arancio al bianco. Anche le targhette identificative avevano un look differente. L’abitacolo ottenne nuovi rivestimenti ed il fondo arancione della strumentazione divenne bianco su tutti i modelli. Le poche modifiche all’esterno nascondevano una piccola rivoluzione motoristica. I due benzina aspirati 1.6 e 1.8 abbandonarono i carburatori doppio corpo e passano alla più efficiente iniezione elettronica. L’Alfa 75 1.6 IE metteva a disposizione 105 CV e 136 Nm, mentre la 1.8 IE 120 CV e 157 Nm. Le prestazioni subirono un lieve peggioramento, a fronte di una maggiore affidabilità del propulsore. La collaborazione con VM Motori venne confermata dall’introduzione del turbodiesel 2.4 litri, notevolmente potenziato a 112 CV e 235 Nm riducendo l’accelerazione 0-100 a 11,7 secondi e la velocità massima toccava quota 185 Km/h. Il 1.8 turbo benzina venne rielaborato e la potenza passò a 165 CV. Il grosso V6 3.0 litri della Quadrifoglio Verde fu potenziato a 189 CV, ma l’adozione del catalizzatore fece perdere qualcosina in accelerazione. La velocità di punta era pari a 222 Km/h.
L’Alfa 75 a partire dal 1990 partecipò a numerose competizioni, da cui nacquero tre versioni da gara derivate dalla 1.8 Turbo: la prima fu alleggerita a 1.060 Kg e portata a 204 CV, la seconda vantava una totale rielaborazione di motore e assetto, con una potenza di 280 CV, la più estrema era un vero animale da pista, il peso fu portato ad appena 975 Kg ed il motore venne spinto fino a 400 CV, lo scatto 0-100 Km/h veniva coperto in meno di 5 secondi e la vettura toccava i 300 Km/h. Gli ottimi risultati della berlina di Arese spinsero il costruttore a lancia sul mercato un’edizione speciale in tiratura limitata a 500 esemplari. L’Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione appariva come una vettura da pista, con passaruota allargati, minigonne laterali e cerchi in lega da 14 pollici tinti in rosso. A livello meccanico il propulsore era lo stesso 1.8 turbo del modello di serie, ma venne rielaborato per offrire una migliore erogazione di coppia. Insieme al motore più “coppioso” venne rivoluzionato l’assetto spingendo il baricentro della vettura verso l’asfalto con molle più rigide e fu installato un impianto frenante potenziato. Nel 1992 venne presentata l’Alfa Romeo 155, una berlina con motore e trazione anteriore, creata per sostituire l’ormai anziana 75 che fu prodotta fino al 1993 chiudendo un’era.